Sinceramente facciamo molta fatica a capire il senso della dura polemica, che i Giovani Sestesi hanno scatenato contro il Sindaco/a Chittò, reo/a di aver deciso di utilizzare l’aula consiliare per dare la cittadinanza civica ai piccoli Sahrawi. Se c’è un luogo deputato a questo, è proprio la sala del Consiglio Comunale. Ora attaccare la Giunta, su questa scelta, ci sembra sbagliato e fuori luogo. Il movimento di Paolo Vino, sembra in preda ad una schizofrenia, probabilmente dovuta ad una mancanza di linea politica chiara e coerente. Schiacciati come sono nella marmellata di un’opposizione inconcludente, a rimorchio della volubilità di qualche para capo popolo, i Giovani Sestesi, passano dalla dura critica alla giunta sulla Bergamella, ad uno sdolcinato comunicato, stile Baci Perugina, al Sindaco sulla vicenda consulenze, a quest’ultimo attacco. Sembra di assistere alla parodia della politica. Per la serie: Totò e Peppino divisi a Berlino.
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