La Tazzina di Caffè

     ®  Ettore Petrolini in una bellissima interpretazione, recitava così: “ …son contento di morire ma mi dispiace, mi dispisce di morire ma son contento…”. Il suo fu il teatro comico d’avanguardia basato sull’uso della parola e degli ossimori, in una divertente scalata all’assurdo.

Ci è tornato in mente leggendo il post dell’assessore Nicoletta Pini nella “tentata ” risposta alle affermazioni di Area Sud, che accusa il comune, e soprattutto il suo assessorato, di aver sempre pagato in ritardo ed essere tra le cause dell’agitazione del personale che hanno recentemente recato disservizi alla città.

L’assessore “giustifica” il suo operato e quello della giunta attaccando il Pd. Solito ritornello ormai stonato. La titolare delle finanze del comune di Sesto non si è ancora resa conto che amministra la città da un anno e mezzo; forse sarebbe opportuno che se lo appuntasse sull’agenda.

Ormai siamo al teatro dell’assurdo senza la comicità di Petrolini, ma con comparse che non fanno ridere. Bravi a cantare in coro  Sharazan di Albano e Romina, pensano di occupare il proscenio della politica confondendolo con quello del cabaret.

Per la serie: “Ho fatto un terribile scherzo alle Ferrovie. Ho acquistato un biglietto andata e ritorno Roma-Firenze e poi non sono tornato. (E. P.)



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