Sesto, consiglio comunale burrascoso e il Pd accusa: la democrazia non ha più casa

 SESTO SAN GIOVANNIIl consiglio comunale svoltosi a Sesto è stato nuovamente occasione di scontro tra la giunta Di Stefano e le opposizioni. Il regolamento modificato in piena pandemia e facendo in modo che gli interventi al posto dei 20′ durassero solamente 5′ ha di fatto tolto la parola ai consiglieri sia di maggioranza che di minoranza. Con la differenza che quelli che appoggiano la giunta anche se non hanno nulla da dire accettano ogni decisione del sindaco e della sua giunta, mentre i consiglieri di minoranza non possono più esprimere pareri entrando nel merito degli argomenti importanti per lo svolgimento della vita sociale e politica di Sesto.

Il Pd dopo l’ultimo consiglio denuncia, per l’ennesima volta, questo comportamento inedito per una città come Sesto, sostenendo che “la democrazia a Sesto non ha più casa”.

Ancora una volta la maggioranza costringe le opposizioni a tempi contingentati per la discussione delle delibere in Consiglio Comunale, se il regolamento prescrive fino a 20 minuti per consigliere comunale Di Stefano ha usato la pandemia per concedere 5 minuti a gruppo consigliare – sostengono i consiglieri del Pd -. Questa misura non viene seguita in nessun comune, né a Milano amministrata dal centrosinistra né a Cinisello Balsamo governata dalla Lega. Già a luglio avevamo protestato uscendo dal Consiglio Comunale rifiutandoci di accettare un sopruso del genere e chiedendo ai consiglieri di maggioranza come potessero accettare di vedersi completamente annullati e annichiliti nella loro funzione di rappresentanza”.
Ieri a quasi 4 mesi dalla fine del lockdown ancora il Consiglio Comunale vive sotto un regime che non sembra avere fine, abbiamo però voluto utilizzare quella manciata di minuti per parlare dei temi di cui la politica sestese dovrebbe interessarsi e su cui la destra ha fallito su tutta la linea. Abbiamo parlato della crisi dei rapporti con i comitati genitori delle scuole e con l’associazionismo. Abbiamo denunciato il paradosso di un Sindaco che candida Sesto a città dello sport, ma che non si preoccupa che in città non ci sia un metro cubo di acqua in cui nuotare. Come Pd cerchiamo di riportare i contenuti in un Consiglio Comunale da cui la destra cerca di tenere fuori ogni discussione: continueremo a far risuonare la voce delle realtà cittadine rifiutando ogni bavaglio che questa Amministrazione vuole imporci”.


Categorie:Attualità, Politica

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