® In un video postato sul suo profilo fb, che lo riprende con alle spalle il gonfalone della città, il sindaco di Sesto, con un linguaggio verbale sostenuto e urlato, attacca il governo sul Dcpm, definendo i dati farlocchi e negando che ci sia un’emergenza coronavirus.
Affermazioni gravi, di cui naturalmente si assume la responsabilità politica e morale. Eppure se il primo cittadino riflettesse su quanto sta succedendo in Italia, in Europa e nel mondo e abbandonasse la propaganda, si renderebbe conto di quanto gravi siano le sue affermazioni. Il Covid ha ripreso la sua violenta estensione, e colpisce ormai anche giovani e giovanissimi.
A Sesto ci sono scuole, dove intere aule sono state messe in quarantena per la positività di alcuni ragazzi. Dal 14 settembre ad oggi, praticamente in un mese, i contagiati sono passati da 589 a 826, e la curva è destinata ad aumentare. Eppure Di Stefano nega l’emergenza, accusa Conte di dare numeri “farlocchi” e, ciliegina sulla torta, in una escalation intrisa di rabbia e livore, indovinate con chi se la prende? Naturalmente con gli immigrati.
Per la serie: “…W l’Italia con gli occhi aperti nella notte triste. Viva l’Italia. L’Italia che resiste“. (F.D.G.)
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