IL FATTO DEL GIORNO / Habemus Giunta: Fiorino assessore e D’Amico (uomo Putin) fatto fuori

Loredana Paterna

 Formata la nuova giunta di Sesto. Per Di Stefano è stata una faticaccia. La Lega chiedeva la riconferma di D’Amico, ma il sindaco ha voluto premiare una figura meno ingombrante e la scelta è caduta sull’avvocato Carlo Nusco, candidato leghista non eletto, a cui è stata assegnata la delega alla Cultura e Sicurezza.

Alessandra Aiosa, prima tra gli eletti della lista del sindaco, mantiene l’assessorato al Commercio ma viene premiata con la nomina a vicesindaco. Carica cui ambiva Antonio Lamiranda, che invece fino all’ultimo è stato fortemente in bilico. Esce ridimensionato. Mantiene la delega all’Urbanistica a cui accorpa Ambiente ma senza il verde, ma perde i Lavori Pubblici, che unitamente al demanio e Pnrr vanno a Loredana Paterna, della lista Di Stefano.

Riconfermata Roberta Pizzochera, che alla delega ai Servizi sociali che già deteneva aggiunge quella alla Casa.  Riconfermato Marco Lanzoni, più o meno con le stesse deleghe che aveva. New entry Giovanni Fiorino, già presidente del consiglio comunale, che viene promosso (qualcuno dice rimosso), a cui viene affidata la delega del Verde,  all’Igiene urbana e alla Protezione civile. 

Una squadra che risente di equilibri da manuale Cencelli. Di fronte alle sfide dello sviluppo, appare inadeguata. Nessun nome che alimenti speranze di un’amministrazione comunale di qualità, in grado di affrontare i big della finanza. Sullo sfondo, molti mal di pancia, soprattutto in casa leghista, ma anche in FdI dove Lamiranda deve la sua nomina esclusivamente al Sindaco, che ha dovuto battere le resistenze di molti, soprattutto del partito della Meloni.

Poteva essere l’occasione per Di Stefano di far seguire fatti alle parole spese. Affermare (come ha fatto) che lui è un sindaco manager, di estrazione socialista e che Sesto è e rimane una città di sinistra, e poi perimetrarsi nella sua maggioranza è stato un gravissimo errore. Poteva essere l’occasione per aprire all’altra parte della città, soprattutto sulla cultura e il rapporto col mondo associativo. Cosi non è stato. Alla fine avremo una giunta con diverse debolezze e una maggioranza in perenne fibrillazione. (P. D. L.)



Categorie:Attualità, Politica

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