® L‘accordo Letta-Calenda ha suscitato molte critiche e diversi mal di pancia a sinistra del Pd, un mondo variegato, frastagliato, litigioso e minoritario. Spesso la critica si basa sulla considerazione della purezza della propria rappresentanza.
Una concezione elitaria, divisiva e soprattutto non ancorata alle classi che si intendono rappresentare. Pretendere di spostare il Pd sulle proprie posizioni, magari da subalterno, può essere una legittima aspirazione, ma resta tale perché si fonda su un castello di sabbia.
Realisticamente sulla base dei sondaggi, ma soprattutto con una legge elettorale sproporzionata, iniqua e non rappresentativa dopo il taglio dei parlamentari voluto dal populismo del M5S, questa sinistra se vuole esistere, non ha alternative. Deve accordarsi col Pd. Altrimenti è buio pesto.
Per la serie: “La democrazia ti permette di votare per il candidato che ti dispiace di meno“. (R. B.)
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