SESTO SAN GIOVANNI – Una pizzata davvero speciale ha inondato di gioia la Residenza Sanitaria di Via Campanella della Fondazione La Pelucca Onlus. Mercoledì 31 Agosto, infatti, è stata organizzata per gli ospiti della struttura un’iniziativa ad hoc per festeggiare l’Estate e per celebrare la voglia di stare insieme in una rinnovata normalità. Un momento ricco di felicità per i nostri nonni, che sono stati entusiasti di poter assaporare delle gustosissime pizze ancora fumanti e sfornate al momento dallo chef Pino (secondo la tradizionale ricetta napoletana).
Questo inedito giropizza napoletano, a cui hanno partecipato con piacere anche il Sindaco Roberto Di Stefano e l’Assessore ai Servizi Sociali Roberta Pizzochera, rappresenta un’idea di socialità partecipativa nata per restituire agli ospiti quella serenità e quella semplicità tranquillizzante che solo la quotidianità della normalità sa donare. L’iniziativa di mercoledì è stata fortemente voluta da tutto il personale della Fondazione La Pelucca e rappresenta il primo passo di una progettualità a lungo termine impostata sul ritorno alla vita pre-COVID19.
“È sempre emozionante veder brillare la felicità negli occhi dei nostri ospiti. – ha commentato a caldo
il direttore Marco Ballarini – Questo pranzo a base di pizza, realizzato dal vivo e sul momento, è stato
un bel momento di inclusione e partecipazione: ogni ospite ha potuto invitare un parente e, grazie al
prezioso contributo degli operatori e dei volontari, che ci tengo a ringraziare di cuore, abbiamo dato
vita ad un momento di festa in piena sicurezza, tutelando la salute degli utenti rispettando i
protocolli. Questo non è assolutamente un evento spot – ha concluso il Direttore Generale – Ora il
nostro prossimo passo sarà replicare la pizza insieme, nella nostra struttura di Via Boccaccio.
Vogliamo portare al centro della nostra azione la Persona, l’importanza della socialità e
l’umanizzazione dell’esperienza della residenzialità assistita; continueremo a costruire ponti e legami
indissolubili con tutti, perché non siamo isole distanti e nessuno si sentirà escluso”.
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