BRESSO – Le speranze dei vedere riaprire la piscina coperta Foglia a Bresso sono rimaste bloccate. Il secondo bando di gara per concedere in gestione l’impianto dopo il fallimento di Gestisport è andato deserto. Nessuna offerta è stata presentata, malgrado le condizioni favorevoli messe in campo dall’amministrazione comunale, per aiutare l’eventuale operatore. I costi di gestione con luce e gas alle stelle devono avere dissuaso chiunque in questo momento e il danno per i cittadini è enorme perchè rimane bloccata una vasca dove si svolgevano corsi per bambini, adulti, invalidi. Insomma un servizio sociale e come tale dovrà essere affrontato dal Comune.
In un comunicato l’amministrazione sostiene: “La nuova gara di concessione della Piscina Comunale Paolo Foglia di Bresso è andata deserta. Nessuna azienda del settore ha presentato una proposta di gestione dell’impianto natatorio, fermo da Dicembre 2021 dopo il fallimento dello storico gestore Gestisport. Le condizioni con cui veniva proposta la concessione dell’impianto erano particolarmente vantaggiose: il mutuo dell’ampliamento dell’impianto era interamente a carico del Comune, il canone era ribassato per i primi 5 anni, vi era la possibilità di rivedere le tariffe e anche posticipare di alcuni mesi l’avvio della gestione. Inoltre era indicato l’impegno dell’Amministrazione ad investire nell’impianto circa 400.000€, in gran parte in interventi relativi alla parte strutturale per rendere l’impianto maggiormente efficiente dal punto di vista energetico e diverse altre azioni per rendere interessante il Centro natatorio di Bresso.
Riteniamo che la principale ragione che ha reso difficile la partecipazione a questo bando sia il rapido aumento del costo del gas che non rende possibile una gestione che non sia in perdita per qualsiasi operatore. Come Amministrazione Comunale siamo profondamente dispiaciuti che non si possa in tempi rapidi riaprire l’impianto che è un patrimonio della città e stiamo valutando se ci possono essere ulteriori azioni che possano raggiungere questo risultato; rimane comunque il rilievo che con un eccessivo costo dell’energia e del gas e senza rilevanti agevolazioni agli operatori economici da parte dello Stato, le piscine sono destinate ad essere in forte sofferenza economica”.
Il sindaco Simone Cairo, che fin dall’inizio ha cercato di trovare una soluzione è dispiaciuto del risultato. “Sono davvero dispiaciuto perchè questo non ci permette di riaprire, almeno parzialmente, questa struttura che offriva alla nostra città un servizio natatorio e sportivo rilevante. Non ci fermeremo qui. Spero veramente che la situazione economica migliori e che ritorni ad essere di interesse per gli operatori economici. Mai perdere la speranza”.
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