Di Stefano come Cassandra? Parrebbe di sì visto che dopo avere ripetuto come un mantra il “buco” di bilancio del comune di Sesto, per anni e che avrebbe portato l’ente al fallimento, ora presosi i meriti del risanamento record, il sindaco di Sesto prende i conti della bolletta energetica, li stampa su un manifesto e lo sventola come possibile minaccia di un dissesto. Evidentemente a Roberto Di Stefano piace questo modo di dialogare con io cittadini, tenendo sulle loro teste sempre qualcosa di cui avere timore. Diciamo che come primo cittadino alimenta nel “modo giusto” le speranze di quanti ogni giorni devono combattere realmente con le difficoltà economiche.
Ci chiediamo come mai il sindaco, così solerte a mettere ulteriori paure ai cittadini, non abbia tenuto conto di questa situazione delle bollette anche quando ha deciso di assumere persone nel suo staff per ruoli superflui se non proprio inutili. Forse i soldi spesi per assumere le persone che hanno avuto un ruolo importante durante la campagna elettorale non sono soldi dei cittadini? Ma è troppo semplice come ragionamento, si dirà. Eppure un buon amministratore si vede anche dalle piccole decisioni e non solo quando torna comodo fare discorsi di sacrifici e privazioni dopo che si sono messi a libro paga diverse figure che alle recenti elezioni hanno avuto un ruolo nel decidere la rielezione del sindaco. Tutto lecito, intendiamoci. Ma il ragionamento sulle bollette stride con questi comportamenti.
Per tranquillizzare i sestesi Di Stefano espone così la sua protesta: “La stangata del caro bollette su luce e gas colpisce indiscriminatamente tutti. Non vogliamo restare in silenzio e, in segno di solidarietà e vicinanza a tutti i Cittadini, Esercenti, Commercianti, Imprenditori, Lavoratori e Famiglie, esponiamo pubblicamente anche noi i forti rincari che abbiamo subito in bolletta. Ma non è finita, perché la prossima sarà anche peggio!”. Si, avete letto bene: il sindaco ha fatto questo per solidarietà con tutti quelli che il caro energia ha messo in ginocchio. Un atto di generosità e di consolazione.
Il suo messaggio è bivalente: da un lato ipotizza il peggio con la frase “I sindaci fanno la loro parte ma se il governo non interverrà, molti Comuni italiani saranno costretti a dichiarare il dissesto”, mentre dall’altra è fiducioso, con i dovuti meriti “La gestione lungimirante del bilancio e gli interventi sul risparmio energetico ci fanno subire “meno” i rincari. Faremo in modo di trovare le coperture economiche senza tagliare i fondi per i servizi e le famiglie“.
Beh, alla fine possiamo tutti avere un sospiro di sollievo per questo modo di comunicare. Tutto sommato il nostro sindaco vuole metterci in guardia, spaventarci ma poi ha sempre la soluzione buona da proporre e da dare tranquillità. Ora i cittadini sono in attesa trepidante per conoscere l’entità delle tasse su rifiuti e altro. Forse non si fidano del tutto e temono qualche bolletta pazza! (R. R.)
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