SESTO SAN GIOVANNI – Dopo lo sfratto della famiglia con due bambini di via Levi il sindacato inquilini aveva posto il problema dei bambini che sono rimasti senza casa all’uscita di scuola denunciando l’assenza delle istituzioni. Il sindaco aveva preso posizione sostenendo di essere pronti a dare aiuto nell’ambito delle regole, senza sfiorare l’illegalità. Alle parole del sindaco Di Stefano replica il sindacato inquilini.
Nessuno di noi ha mai chiesto corsie preferenziali e trattamenti di favore, la normativa regionale prevedeva, come era giusto,
assegnazioni in emergenza per evitare che persone finissero in strada: era prevista una commissione comunale con il controllo di
rappresentanti dei partiti di maggioranza e di opposizione che stilavano delle graduatorie che venivano aggiornate sulla base
delle esecuzioni e che assegnavano alloggi a famiglie comunque inserite nella graduatoria generale. Anche oggi il nuovo
regolamento regionale, voluto dalla Lega, prevede delle assegnazioni temporanee che non passano dalla graduatoria
generale. Distorcere la realtà per avere ragione è una forma di debolezza.
Dire che da dieci anni il Comune pagava l’affitto per conto dell’inquilino è falso: il Comune garantiva un contributo, ma
l’inquilino ha sempre pagato la sua quota. Anche questo tipo di intervento è previsto dalla normativa regionale che va anche oltre
permettendo al Comune di affittare alloggi a canone concordato per riaffittarli a canone sociale alle famiglie che, pur avendo
diritto ad un alloggio popolare, vengono di fatto escluse per mancanza di alloggi disponibili al momento.
Sarebbe meglio che i responsabili del settore casa si informassero meglio sulla normativa regionale, nazionale e anche europea: di
fronte alla possibilità che delle persone finiscano in strada, l’ente pubblico, il Comune in questo caso, deve mettere in atto tutti gli
interventi possibili per garantire il diritto alla casa. Nascondersi dietro giustificazioni fasulle non serve. Il Sindaco è responsabile della salute dei suoi cittadini soprattutto se minori. Quello che è avvenuto con lo sfratto di via Levi e con i mancato intervento del Comune è una violazione delle norme e questa si, si chiama illegalità. (Unione Inquilini)
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