® “Che notte buia che c’è…Povero me, povero me“. Da oggi sarà questo il motivo che accompagnerà Enrico Letta e il Pd, uscito nettamente sconfitto dalle elezioni. Giorgia Meloni da sola con i suoi Fratelli d’Italia prende quanto tutto il centrosinistra.
Basta questo dato, inconfutabile, per misurare l’entità della sconfitta. A Letta ormai di fatto, ex segretario Pd, non resta che leccarsi le ferite. Male la Lega che si è vista raddoppiata, addirittura triplicata nei suoi feudi lombardi, veneti e trentini proprio dal partito della Meloni. Ritorna mestamente sui suoi valori storici, con l’aggravante di non essere più il primo partito del Nord. A Matteo Salvini non gli resta che il Papete, però solo da lavorante.
Il duo Calenda-Renzi non sfonda. Avevano fissato l’asticella oltre il 10%, e invece non vanno oltre il 7% addirittura dietro l’ormai defunta Forza Italia. Perde più della metà dei voti il M5S che, comunque si conferma al Sud ed è il vero Terzo Polo. Nebbia su tutti gli altri.
A Sesto vince nettamente la destra e al Senato Isabella Rauti sconfigge Emanuele Fiano. In questo dato c’è tutto il significato del voto.
Per la serie: “Alla prossima“.
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