COLOGNO MONZESE – In concomitanza con un incontro in Regione tra i delegati sindacali, i rappresentanti dell’azienda di assicurazioni Verti e le istituzioni è stato organizzato un presidio davanti la sede regionale per respingere il licenziamento di 175 persone. Un tentativo che sembra non essere preso in considerazione dalla società che continua a ribadire la necessità di apportare delle modifiche tecnologiche per razionalizzare la produzione e stare nei costi.
La vicenda della Verti, con sede in via Volta a Cologno Monzese, va avanti da oltre un anno. Dei 325 esuberi dichiarati all’inizio 140 hanno trovato una soluzione tramite gli incentivi e altre proposte mentre ora restano 175 dipendenti che non hanno alternativa.
I dipendenti della Verti in un comunicato affermano: “La dirigenza è evidentemente intenzionata a portare a termine quello che sin dall’inizio abbiamo definito un vero e proprio smantellamento: il progetto finale è infatti la chiusura di tutto il contact center (141 lavoratori) e la riduzione di tutti gli altri reparti (34 lavoratori). Dei 325 esuberi 140 lavoratori hanno già peraltro lasciato l’azienda, ma non basta! Verti non è un’azienda in crisi: l’obiettivo di questa operazione è guadagnare competitività sul mercato, tagliando sui costi della forza lavoro, esternalizzando le attività ad aziende terze mediante il ricorso a lavoratori precari, senza diritti, sottopagati e maggiormente ‘flessibili’ alle esigenze aziendali. Non si fa scrupoli a lasciare in mezzo alla strada un numero così elevato di dipendenti, che hanno lavorato vent’anni per la società, di cui la maggior parte donne accanto a numerose condizioni di fragilità intervenute nel corso degli anni“.
I lavoratori hanno anche svolto alcune manifestazioni per le vie cittadine e avevano coinvolto l’amministrazione comunale per avere ulteriori sostegni, ma da alcuni mesi a Cologno c’è il commissario prefettizio e questo è un altro punto debole per portare avanti la battaglia sindacale.
Categorie:Attualità
Rispondi