® Da grandissimi estimatori della pizza napoletana, considerata l’eccellenza assoluta, non possiamo che approvare l’iniziativa del Terzo Polo locale di radunare intorno ad un tavolo, amici e simpatizzanti per una pizza.
Ci preoccupa un po’ il giro pizza, normalmente foriero di divagazioni estreme sulla bontà di un gusto, che per essere tale deve essere assoluto. Il giro pizza da l’idea di una scelta indefinita in un campo vasto ma ampiamente delimitato.
Noi esegeti di questo scudo di pasta condito di pomodoro mozzarella e basilico (Margherita) o di pomodoro, basilico e strisciatine d’aglio nota come Marinara (la più antica) o con salsa di pomodoro, pomodorini, basilico e una grattugiata di parmigiano e pecorino (Cosacca), non ammettiamo distrazioni. Ci piace muoverci in un campo definito dove la tradizione è progresso, e la simil innovazione è regresso.
Per la serie: “Buona pizza, ma senza girarci troppo intorno“.
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