CINISELLO BALSAMO – Se l’ex sindaco Siria Trezzi, suo marito Roberto Imberti e altri due esponenti del Pd di Cinisello Balsamo si trovano nei guai con la giustizia italiana lo devono alla fine dell’attività del kartodromo che fu aperto sull’area abbandonata dell’ex Ovocolotura di via Matteotti, a Cinisello Balsamo e poi chiuso per il mancato rinnovo dei permessi. Nella società inizialmente era entrato come socio anche il calciatore Balotelli.
E’ quanto è emerso nell’ultima udienza svoltasi al tribunale di Monza, dove l’imprenditore immobiliare Paolo Cipelletti, coinvolto nell’inchiesta, ha scelto di procedere con il rito ordinario del processo. A testimoniare è stato chiamato uno degli uomini della Guardia di Finanza, di Paderno Pugnano, che seguì l’indagine dopo la chiusura della società del kartodromo.
In pratica il finanziere ha spiegato come esaminando le carte dell’area Ovocoltura (diversi documenti in vari anni) è emerso un intreccio che portava a Cipelletti il quale aveva interessi nel progetto di raddoppio dell’Auchan chiuso e mai riaperto e su alcuni interventi immobiliari previsti sull’area Ovocoltura. Sempre secondo le carte risulterebbe che l’imprenditore per portare a termine i suoi progetti avrebbe versato 16 milioni di oneri di urbanizzazione al Comune, soldi che l’amministrazione avrebbe speso per comprare l’area del Grugnotoro di proprietà di Cipelletti, valutata a un prezzo superiore di quello previsto dall’ufficio dell’entrate.
E perché il comune voleva comprare il terreno del Grugnotorto di proprietà di Cipelletti coinvolto nelle due iniziative immobiliari? Per l’ex sindaco Trezzi per dare ai cittadini un polmone di verde (Grugnotorto) più ampio. Per i magistrati che hanno studiato le carte arrivando alle sentenze per utilizzare il terreno comprato nel parco come ulteriore volumetrie da distribuire sull’Ovocoltura e il raddoppio dell’Auchan.
In bae all’inchiesta sviluppatasi in seguito nel giro di richieste e di proposte Cipelletti avrebbe avuto un rapporto diretto con Imberti, ex vicesindaco e assessore all’urbanistica, il quale quale a sua volte avrebbe potuto condizionare le scelte della giunta di cui era sindaco la moglie Siria Trezzi, aiutata dalla collaborazione del segretario Ivano Ruffa e un consigliere capogruppo del Pd Franco Marsiglia, ora tutti condannati. Tutto era orientato alla valorizzazione dell’Ovocoltura che era stata comprata da una società di Cipelletti, la “Fondi rustici Nord Milano spa”. Il processo andrà avanti nei prossimi giorni.
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