In piazza a Roma e Milano, a manifestare per la pace, le forze attualmente all’opposizione si fanno la guerra tra loro. Quella di sabato 5 novembre passerà alla storia come la giornata del paradosso politico, celebrato nella commedia degli equivoci.
Con l’aggravante che, diversamente dagli antichi greci, ciò che è andato in scena è maledettamente drammatico. È la fotografia di un mondo politico variamente di centrosinistra o che gravita nei paraggi, senza spessore, senza prospettive, senza futuro.
Nel film “Non ci resta che piangere”, bellissima pellicola degli anni ottanta che racconta il viaggio a ritroso nel tempo del duo Benigni e Troisi, quest’ultimo nei panni del bidello Mario, affacciato ad un balcone vede arrivare un frate che si ferma lo guarda e gli dice: “Ricordati che devi morire”.
Mario: Come?
Frate: “Ricordati che devi morire”
Mario: “Va bene…”
Frate: “Ricordati che devi morire”.
Mario: “Sì, sì, no, mò me lo segno proprio”. (P. D. L.)
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