Anche i personaggi più in vista, a volte, perdono il senso della ragione. Succede a Selvaggia Lucarelli, la giornalista fustigatrice per antonomasia, rimasta delusa del trattamento ricevuto da sua madre dopo il ricovero per Covid. La componente di giuria di “Ballando sotto le stelle”, che non passa settimana senza polemizzare con qualcuno dei concorrenti e che scrive per un quotidiano dove espone le sue critiche (a volte violente) si è trovata al centro di una situazione che per i cittadini normali e prassi regolare. Ma Lucarelli non ha digerito il trattamento ed ha dato sfogo alla sua rabbia, su Instagram.
Così Selvaggia Lucarelli ha criticato la sanità Lombarda e i medici dell’ospedale MultiMedica di via Milanese, a Sesto san Giovanni, dove è stata portata la mamma dopo che da Milano hanno deciso il suo trasferimento a causa del Covid. E’ la stessa giornalista a raccontare che la madre, dopo che ha accusato il malore, è stata trasportata dalla zona centro di Milano (via Moscova) a MultiMedica dove è stata sistemata in pronto soccorso e non in reparto per mancanza di letti specifici per gli ammalati Covid.
Selvaggia Lucarelli, come scritto su Instagram, ha avuto difficoltà a comunicare con la madre malata di Alzheimer, quindi senza telefono, ma dai medici non ha ricevuto notizie confortanti, quindi ha deciso di andare di persona a Sesto e parlare con il personale. Ma come racconta la stessa giornalista, anche di persona non è riuscita ad avere notizie certe e rassicuranti dai medici. Tanto che ha chiesto un referto scritto ma non l’accontentano perché “c’è la stampante rotta”.
Nei giorni successivi la giornalista prova ad avere notizie della madre per telefono ma trova solo difficoltà e risposte evasive. Medici che non danno risposte chiare. E solo dopo molto insistere un medico dall’accento straniero le risponde che la madre sta “Come ieri, né meglio né peggio. Magari domani facciamo ricovero”. Anche Selvaggia Lucarelli si è trovata a vivere da cittadina normale quello che molti utenti della sanità hanno provato (e provano) tutti i giorni sulla propria pelle. E tutto questo in una struttura sul territorio di Sesto. Servirà a smuovere qualcosa? (R. R.)
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