® Una Sesto così depressa, priva di un minimo di identità socioculturale, non si era mai vista. Viviamo in una città che non è altro che un agglomerato indefinito.
Nessuna qualità economica produttiva si è affacciata negli ultimi anni; una presenza del tessuto commerciale di vicinato da far invidia alle periferie depresse. Una vita culturale da bar dello sport; un tessuto artigianale residuale; una qualità ambientale da periferia di Pechino.
Un sistema di attraversamento pedonale (marciapiedi) da campo di motocross; una pulizia delle strade da quarto mondo…Insomma una città che richiederebbe una classe politica di prim’ordine.
E invece? C’è una maggioranza che amministra un contenitore vuoto e un’opposizione che è altrettanto un vuoto.
Per la serie: “Più di uno zero è convinto di essere l’ellisse lungo la quale ruota il mondo“. (S J.L.)
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