IL FATTO DEL GIORNO / In piena crisi energetica i progetti sulle ex area Falck non sfruttano le energie alternative come le pompe di calore

L’area Falck com’era con i vari pozzi

 È prevista per oggi, nella sede delle Associazioni in piazza Oldrini (ore 18), una interessante iniziativa del Terzo Polo (Italia Viva Azione) sulla crisi energetica e proposte di politiche alternative per uno sviluppo socio-economico. Un tema di grande interesse in una realtà che fino a qualche decennio fa, aveva intrapreso politiche di energie alternative legate allo sviluppo delle aree dismesse, in relazione alla presenza di risorse naturali di eccellenza.

Si era prospettato l’utilizzo di pompe di calore sulle ex aree Falck dove la presenza di decine di pozzi utilizzati per la siderurgia, garantivano e garantiscono la presenza notevole di acqua di falda con un grado calore di tutto rispetto a poche decine di metri di profondità. Congiuntamente si era ipotizzato lo sviluppo geotermico dell’area. 

Tutto abbandonato dalla scelleratezza delle amministrazioni comunali che si sono succedute. Bene fa il Terzo Polo ad affrontare questi temi che, ci auguriamo vadano oltre l’emergenza e si sviluppino come politiche attive e strategiche. Bisogna riconoscere al Terzo Polo di essere l’unica realtà politica sestese che sta svolgendo attività sul  territorio, affrontando temi di politica generale contestualizzandole in proposte attive e discussioni coinvolgenti (PDL)



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