SESTO SAN GIOVANNI – In occasione della giornata contro la violenza sulle donne di venerdì 25 l’associazione DireFareDare ha organizzato una serie di appuntamenti culturali. All’insegna del motto “Il lavoro è donna” un doppio appuntamento «che si inserisce nella settimana della Giornata contro la violenza sulle donne, dove abbiamo voluto valorizzare e dare evidenza all’opera delle donne, spesso sminuita se non ignorata. Il riconoscimento del ruolo delle donne è una delle strade per combattere la violenza di genere.
Negli scatti esposti volti e mani di donne che raccontano passione, tenacia, competenza, dedizione e coraggio. Nella serata del 24 un incontro che si aprirà con lo sguardo delle donne sul mondo del lavoro. Un doppio appuntamento costruito insieme alle donne de Il Punto di Incontro, l’associazione Da donna a Donna, le donne e le operatrici della Casa Graziella Campagna e La Grande Casa coop. Sociale».
Le attività di DireFareDare sono diverse come la letteratura araba: un libro dopo l’altro incontrando personaggi e storie che ci catturano e ci aiutano a conoscere ed ampliare il nostro sguardo oltre ai luoghi conosciuti e spesso tranquillizzanti. La partecipazione al gruppo di lettura è aperta a tutti e tutte; molti dei libri che sono stati proposti negli ormai quattro anni di incontri sono a disposizione nella Biblioteca di Comunità di Via dei Partigiani 110 a Sesto San Giovanni, che grazie al contributo di numerose volontarie e volontari è aperta dal lunedì al sabato.
Il 26 novembre alle ore 20.30 è di turno il teatro: “Libero Temolo, nome di battaglia Quinto, divenuto responsabile della cellula clandestina del PCI della Pirelli, la sera del 21 aprile 1944 Libero venne arrestato all’uscita dalla fabbrica…..venne recluso nel carcere di San Vittore. Dopo alcuni mesi di detenzione, il 10 agosto ’44 insieme ad altri quattordici antifascisti reclusi, venne informato che sarebbe stato trasferito a Bergamo. In realtà I quindici vennero condotti in Piazzale Loreto. Appena sceso dal camion “Quinto”, insieme ad Eraldo Soncini, un altro dei quindici condannati, tentò la fuga ma venne abbattuto da una raffica di mitra…..”. Uno spettacolo da non perdere al Centro Valmaggi, via dei Partigiani 110, è gradita la prenotazione.
Rispondi