® Siamo alla fine di un anno difficile e impegnativo. Sembra una frase fatta. Negli ultimi anni siamo stati messi a dura prova, tra pandemia, crisi economica, disastri ambientali che hanno provocato vittime e danni enormi.
Diventa difficile, se non si vuole incorrere nella retorica, usare la frase usuale “Speriamo che l’anno nuovo sia migliore”. Tuttavia non possiamo fare altro che augurarcelo. Altrimenti, come recita un bel film di Troisi: «Non ci resta che piangere».
Ecco, noi non vogliamo piangere. Troppe lacrime versate, troppi dolori vissuti. Il 31 dicembre sia un giorno sereno e di buon auspicio. Buon Anno.
Per la serie: “Voglio che ogni mattino sia per me un Capodanno. Ogni giorno voglio fare i conti con me stesso, e rinnovarmi ogni giorno”. (Antonio Gramsci)
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