COLOGNO MONZESE – La vicenda è andata avanti per oltre 5 anni ed ora, dopo tutta la vicenda del Covid vissuta anche sulle spalle dei dirigenti scolastici con tutte le responsabilità del caso, il Tribunale dice che per dieci dirigenti scolastici il concorso non è valido e devono ritornare a fare gli insegnanti. Tra le “vittime” di questa giustizia all’italiana la preside della scuola Manzoni-Boccaccio di Cologno Monzese Simonetta Franzoni.
La dirigente ha perso l’ultimo ricorso presentato ed ha dovuto lasciare l’incarico. Tornerà a fare l’insegnante nella sua città di origine Parma, ma resta l’amarezza di una vicenda che sarà difficile digerire. Tutto ebbe inizio nel 2017 dopo la pubblicazione del concorso del Ministero alla pubblica Istruzione per reclutare 2324 dirigenti scolastici.
All’appello si presentano oltre 15mila candidati e di questi 9.600 superano le prove preselettive e 3800 le prove scritte. Subito dopo molti degli esclusi dalle prove preselettive fanno ricorso al Tar, che emette una sospensiva che permette loro di sostenere gli esami scritti e orali. Molti di quest’ultimi superano brillantemente la prova e scavalcano anche quelli che erano risultati idonei alla prova iniziale.
Nascono discussioni, divisioni e azioni legali tra gli stessi candidati. Tuttavia quelli che superano la prova ottengono la reggenza di ruolo con riserva e tra questi Simonetta Franzoni che si trasferisce da Parma a Cologno Monzese a svolgere il suo ruolo. Ha lavorato bene e si è fatta ben volere da studenti e genitori. Tutto inutile: la burocrazia l’ha avuta vinta ed ora è stata costretta a lasciare l’incarico e tornare a fare l’insegnante a Parma.
“Siamo stati traditi da un sistema che prima ci ha messi alla prova, ci ha logorato, indotti a lasciare la nostra regione e ora ci destituisce senza alcuna pietà – ha detto la Franzoni -. La nostra dignità è calpestata, chi ha determinato questa situazione assurda non si rende conto dell’ingiustizia che ci sta facendo subire. Moltissimi tra noi hanno lasciato le famiglie e la propria terra per svolgere un ruolo che pienamente ci competeva e dopo anni c’è chi decide per noi e ci toglie il lavoro. Tutto questo accade solo perché cinque lunghissimi anni fa qualcosa andò storto durante una prova che concorsuale non era”.
Al Corriere la Franzoni dichiarò: “E’ un paradosso che questo accada dopo tre anni di onorato servizio, in cui sono stata perfino tutor di un altro dirigente neoassunto. La politica deve intervenire a sanare queste situazioni, come ha già fatto in passato. Noi non rubiamo il posto a nessuno: i 180 presidi idonei rimasti nella graduatoria saranno tutti assunti e ne mancheranno ancora, di nuovo la lista si esaurirà e oggi mille scuole in Italia sono ancora affidate a presidi reggenti..».
Tutto vero ma ha vinto la burocrazia e l’ingiustizia: questi dirigenti sono stati tutti destituiti ed hanno dovuto abbandonare il posto. La scuola di Cologno rimane senza preside di ruolo.
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