La Tazzina di Caffè

 ® Come l’Imu e la Tari torna puntuale lo stadio di Milan e Inter a Sesto. Il sindaco Di Stefano, indipendentemente da ogni studio sull’impatto ambientale, viabilità, traffico ecc, si è sempre dichiarato pronto ad ospitarlo. Lo ha fatto non conoscendo il progetto sia architettonico che, urbanistico. Un po’ come comprare a scatola chiusa.

Gli fa eco l’assessore all’urbanistica Antonio Lamiranda che, smentendo se stesso (aveva definito lo stadio a Sesto una follia), si dichiara entusiasta. Publilio Sirio diceva: “Per quanto sia sbagliato quanto ti torna comodo lo ritieni giusto”.

Ed è proprio cosi. Questa ricorrente discussione ormai asfittica e disossata, è usata e strumentalizzata dal mondo finanziario e politico, per creare condizioni favorevoli ai soliti padroni del vapore. Dietro lo stadio ci sono grandi interessi economici e finanziari, coperti da risonanza sociale e sportiva.

Lo stadio a Sesto, dopo l’approvazione del Piano Falck e della revisione del Pgt, sarebbe un delitto, una vera sciagura.

Per la serie: “Esiste solo un bene, la conoscenza e un solo male, l’ignoranza. (Socrate) 



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