Le competenze più importanti delle Regioni sono sanità e trasporti. Sono deleghe pesanti che, occupano quasi totalmente il loro bilancio. Questi due temi sono al centro della campagna elettorale dei partiti chiamati al voto per il rinnovo del consiglio regionale lombardo e l’elezione del Presidente. Tuttavia ci troviamo di fronte a discussioni surreali.
Da una parte la destra al governo lombardo che soprattutto sulla Sanità, si arrampica sui vetri per difendere l’indifendibile dopo la disastrosa gestione aggravatasi con la pandemia e dall’altra parte il centrosinistra ancorato più a parole d’ordine che, nella costruzione di proposte. Fontana e soci difendono acriticamente le scelte in favore del privato e Majorino e soci lo demonizzano. In questo modo, si produce solo una stagnazione, a scapito del cittadino utente. Un dibattito piatto e stucchevole.
Unica nota fuori dal coro, quella di Lisa Noja, candidata capolista di Italia Viva e Azione. L’ex parlamentare con puntualità e competenza costruisce un tracciato su cui dovrebbe muoversi la Regione. Noja in un’intervista si sofferma su tre punti sostanziali. Il primo riguarda il rapporto pubblico privato che stando a quanto afferma dovrebbe essere gestito dalla regione regolando il rapporto delle prestazioni, anche perché molte delle strutture private sono delle eccellenze riconosciute dal sistema sanitario nazionale.
Al privato che, per natura è portato a fare business, va controbilanciato il ruolo da regista della Regione che deve assicurare con i budget l’erogazione di servizi equi all’interno di un piano di erogazione unico e definito, mettendo al centro i bisogni dei cittadini continuamente monitorati. Secondo l’esponente di Italia Viva, tutto ciò è mancato. Non ha torto, cosi come non ha torto sulle Comunità di base ,oggi semplici ambulatori, che sempre secondo Noja, per avere un ruolo dovrebbero trasformarsi in punti di erogazione della medicina territoriale come prima avanguardia sanitaria.
Importante la sottolineatura sull’allargamento e diffusione dello psicologo nella rete di erogazione di prima fascia. Insomma, tra tante parole d’ordine, slogan e difese d’ ufficio Lisa Noja, si distingue per competenza, capacità e concretezza. Unica mosca bianca. Purtroppo. (P. D L.)
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