
Il nuovo impianto che trasformerà i fanghi in energia e fertilizzanti si trova a fianco della Tangenziale Est
SESTO SAN GIOVANNI – Il primo momento storico: Il 22 settembre, a quasi 10 minuti dalla mezzanotte, a Sesto San Giovanni è stato demolito il camino che per circa 40 anni ha caratterizzato l’inceneritore CORE, impianto di vecchia concezione che lascerà spazio nel 2023 all’innovativa Biopiattaforma, progetto di simbiosi industriale unico in Italia dedicato all’economia circolare carbon neutral.
Il secondo: mercoledì 1 febbraio entrerà in funzione l’innovativa Biopiattaforma Green che trasformerà i rifiuti in energia. La Biopiattaforma valorizzerà 65.000 tonnellate di fanghi prodotti ogni anno dai 40 depuratori distribuiti sul territorio della Città metropolitana. Proprio i fanghi, che fino a oggi erano materia di scarto, e che in alcuni casi si dovevano portare all’estero per lo smaltimento, serviranno a produrre ben 19.500 MWh/anno di calore per il teleriscaldamento e recuperare fosforo da impiegare come fertilizzante. In questo modo, il 75% dei fanghi sarà trasformato in energia e il 25% in fertilizzante.
La linea di gestione della FORSU (“l’umido” nel gergo comune), tratterà 30.000 tonnellate/anno di rifiuti (ora affidati a strutture esterne) provenienti dai Comuni di Sesto San Giovanni, Pioltello, Cormano, Segrate, Cologno Monzese e Cinisello Balsamo per la produzione di biometano, biocombustibile che riduce l’emissione di anidride carbonica del 97%. La nuova struttura prevedrà due linee produttive: la prima dedicata al trattamento dei fanghi derivanti dalla depurazione delle acque; la seconda di digestione anaerobica per il trattamento dei rifiuti umidi (FORSU) gestiti da ZeroC.
Un modello d’eccellenza da un punto di vista sostenibilità e di economia circolare: con l’attivazione dell’innovativa Biopiattaforma Green, che sorge al posto del vecchio inceneritore abbattuto l’anno scorso, si dà vita ad un progetto che creerà effetti virtuosi, non solo al Comune di Sesto, ma per l’intera area del Nordmilano e di tutta la Lombardia, e che mira a diventare un modello per l’intero territorio italiano. Sfruttando l’innovazione come motore di cambiamento e creando un nuovo modello circolare in cui i sistemi di gestione vengono integrati per ricavare valore dai rifiuti e sostenere la transizione ecologica dei territori, Sesto San Giovanni avrà l’opportunità di creare catene di valore sostenibili, innovative e competitive, dimostrando così che può esserci sviluppo economico senza avere un impatto negativo sull’ambiente e sulla conservazione delle sue risorse.
La Biopiattaforma valorizzerà 65mila tonnellate di fanghi prodotti ogni anno dai 40 depuratori distribuiti sul territorio della Città metropolitana. I fanghi, che fino a oggi erano materia di scarto, e che in alcuni casi si dovevano portare all’estero per lo smaltimento, serviranno a produrre ben 19.500 MWh/anno di calore per il teleriscaldamento e recuperare fosforo da impiegare come fertilizzante.
L’argomento è stato dibattuto anche in consiglio comunale, con l’approvazione del Pd che ha rilasciato un commento: “La biopiattaforma diventa realtà! Il progetto nato nel 2016 quando il PD era al Governo della città arriva finalmente a compimento: dal primo febbraio la frazione di umido della raccolta differenziata dei sestesi sarà destinata alla nuova piattaforma dopo che il consiglio comunale ha votato a favore del conferimento in house del servizio.
Il progetto voluto dal Partito Democratico e nato insieme a Cap e Core, ora ZeroC, ci porta sulla strada dell’eccellenza italiana nello smaltimento dei rifiuti, per un’economia circolare e nel rispetto dell’ambiente. Ancora molta la strada da fare per diminuire al minimo l’impatto ambientale della nostra città: serve sensibilizzazione e cultura del riciclo e della differenziata. Per questo abbiamo chiesto alla giunta che venga messo in campo un piano di informazione sul corretto conferimento dei rifiuti e di vigilare sulla realizzazione delle opere di compensazione, ma da oggi si vedono i primi frutti delle lungimiranti politiche e sperimentazioni intraprese dal centrosinistra“. (Pd Sesto San Giovanni)
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