IL FATTO DEL GIORNO / Sestesi inascoltati: cambia il senso di marcia di via Firenze

Via Firenze vecchia viabilità

 C’è un aneddoto che si dice gira molto nelle caserme dei carabinieri (con tutto il rispetto per l’Arma e gli uomini che indossano la divisa). La battuta è questa: l’indole del carabiniere? Rendere le cose semplici, difficili, attraverso l’inutile. Ci sembra che in questa “filosofia”di scelta sia caduta la giunta comunale di Sesto San Giovanni. 

I riferimenti sono diversi come i parcheggi a pagamento distribuiti a pioggia in tutta la città tra le proteste dei residenti e dei guidatori in generale; la pista ciclabile con lo “scempio” di quella ricavata in piazza IV Novembre ed ora la modifica del senso di marcia della via Firenze, invertita rispetto a prima, con conseguenze per chi abita nella zona di piazza Trento e Trieste. 

Con ritardo di una settimana oggi è stata modificata la viabilità di via Firenze. Si può uscire dalla piazza verso via Breda, ma non si può entrare come prima. In questo modo chi deve andare in piazza Trento e Trieste, proveniente dal Rondò, non ha grossi problemi perchè più avanti entra in via Morganti e poi gira subito in via Risorgimento; se l’automobilista proviene da viale Monza non potendo più girare in via Breda deve uscire sul ponte Buozzi verso lo stadio Breda, poi girare in via Bergomi, quindi in via Marconi e andare verso piazza Trento. Insomma un bel giro dell’oca, ma questo all’assessore Antonio Lamiranda, che ha avallato lo studio dei tecnici e viabilisti del Comune, non interessa, tanto che l’assessore ha trovato valide motivazioni per non cambiare idea, malgrado le tantissime proteste sui social.

Con il completamento della prima parte dei lavori della realizzazione della ciclabile bicipolitana nel tratto via Roma-Via Breda si rende necessario invertire il senso di marcia della via Firenze per garantire la sicurezza nella circolazione di tutti i soggetti interessati (pullman – auto – moto – biciclette – monopattini e pedoni)“, ha scritto l’assessore. L’assessore riconosce che la pista ciclabile ha ristretto la carreggiata togliendo spazio importante e lo usa come giustificazione per invertire il senso di marcia e garantire la sicurezza di ciclisti e monopattini. Poi fa riferimento al nuovo piano della viabilità previsto nell’attuale Pgt che punta su un traffico locale eliminando quello di attraversamento.

In tutto questo ragionamento non si vuole tenere conto del disagio causato ai residenti. Già, i sestesi non contano per le decisioni che riguardano la loro quotidianità. L’importante avere preso il voto per pavoneggiarsi altri 5 anni idealizzando sempre il cambiamento futuro. Intanto che il futuro cambi le abitudini dei sestesi, ognuno si arrangi. (Raoul Rizzi)



Categorie:Attualità

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