Un centro estivo nei caseggiati di Sant’Eusebio grazie alla parrocchia di Sant’Eusebio

CINISELLOE’ certamente una iniziativa lodevole, che andrebbe ripetuta in altre parti della città, e non solo. Un modo concreto per aiutare i ragazzi e le loro famiglie. Un modo per uscire dai vincoli a volte burocratici affidandosi al volontariato dei giovani, sempre pronti a dare una mano. Abbiamo voluto riprendere il servizio pubblicato dal sito Chiesa di Milano, riportandolo integralmente e condividendolo nei contenuti. Soprattutto dopo che è scoppiata la polemica sul caro centri estivi tra Comune e famiglie che hanno raccolto oltre 1000 firme per ottenere un contenimento dei costi che non è stato accettato.


Bambini impegnati in un centro estivo (archivio)

Un oratorio estivo non è rinchiuso dentro le mura della parrocchia o una semplice serie di attività. È innanzitutto entrare in dialogo con ogni singolo membro della comunità, incontrandolo e condividendo storie e piccole gioie. Proprio uscire e andare incontro agli altri è l’idea alla base degli oratori estivi programmati dalla parrocchia di Sant’Eusebio a Cinisello Balsamo.

«Quest’anno, grazie alla collaborazione con le associazioni di quartiere e a una fitta rete di volontari, abbiamo proposto l’oratorio estivo all’interno dei caseggiati popolari in uno spazio che si chiama “Centro civico delle 5 torri”, gestito dalle stesse associazioni», racconta Marta Galbiati, educatrice professionale. La decisione è nata da una constatazione: «I ragazzi con cui abbiamo a che fare spesso vivono nei caseggiati popolari, i quali fanno da micro-comunità all’interno del quartiere». La preoccupazione è quindi evitare che si creino “ghetti”, facendo in modo che tutti possano sentirsi accolti nella comunità cittadina.

L’obiettivo è cercare di intercettare i ragazzi e abitare il cortile, trasmettendo un senso educativo e di bellezza – spiega Galbiati -. Nei caseggiati tanti tra loro non hanno possibilità economiche, sociali o culturali di aderire a una proposta e spesso la maggior parte di loro non va nemmeno in vacanza. Abbiamo riunito una serie di volontari provenienti da associazioni e cooperative attive sul territorio, genitori e ragazzi, per attivare una serie di attività pomeridiane all’interno di questi spazi e nei cortili limitrofi da proporre ai bambini che aderiranno». Così negli spazi dedicati, dal 17 giugno fino alla metà di luglio, i bambini potranno dedicarsi a pittura, fotografia, moda… Il tutto sarà inserito in un programma settimanale per consentire loro di scegliere a quali partecipare in forma totalmente gratuita.

Galbiati racconta: «Adesso che la voce ha cominciato a circolare all’interno dei caseggiati, la nostra sensazione è che alla proposta aderiranno soprattutto bambini delle elementari, forse più semplici da intercettare rispetto ai ragazzi delle medie». Le reazioni prevalenti sono di «meraviglia e stupore per una proposta più libera e meno strutturata», ma non soltanto: «Senz’altro ci sono stati un grande passaparola e tanta adesione e questo mi ha sorpreso – confida Galbiati -. Non pensavo infatti che tanti bambini e ragazzi fossero così sprovvisti di un passatempo pomeridiano per l’estate. Da un lato mi preoccupa, perché non abbiamo le forze per gestire un grandissimo numero di bambini. Ma dall’altra parte mi fa dire che stiamo andando nella direzione giusta…».

L’oratorio estivo di Sant’Eusebio si appresta, quindi, a iniziare tra numerose emozioni allo scopo ultimo di gettare ponti tra le persone, anche oltre i confini della parrocchia. Cercare quindi di e essere «un quartiere pronto non solo ad accogliere, ma anche a donarsi per servire, cercando di leggere delle possibilità in ciascuno di loro». E così «far percepire a loro e alla comunità intera che il territorio, le associazioni e i cittadini sono tutti attivi e hanno desiderio di incontrarsi con loro». (Giacono Cozzaglio per Chiesa di Milano)

 



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