L’architetto Sarno interrogato in carcere per oltre tre ore: “Consulenza con Caltagirone regolare”

Renato Sarno

  MONZAQuesta mattina il gip Anna Mangelli, che ha firmato l’ordine di custodia cautelare richiesta dai pm Walter Mapelli e Franca Macchia, nei riguardi dell’architetto Renato Sarno, ha interrogato in carcere l’uomo accusato di concussione. In base alle dichiarazioni dell’imprenditore romano Edoardo Caltagirone l’architetto assieme all’ex direttore generale del Comune Marco Bertoli avrebbe imposto la sua consulenza per portare avanti i progetti che Caltagirone stava  elaborando con altri professionisti, tra cui l’architetto Portoghesi, per lo sviluppo edilizio sull’ex area Falck Vulcano.

Alla fine dell’interrogatorio ha parlato il difensore dell’architetto Sarno. “Abbiamo chiarito presentando tutta la documentazione che questa vicenda non ha assolutamente a che fare con le tangenti ma con un lavoro di consulenza effettivamente svolto – ha detto l’avvocato Briola al termine dell’interrogatorio -. Per noi il problema sta nella strumentalizzazione messa in atto da Edoardo Caltagirone a cui a fine anno scade la convenzione con il Comune per costruire. Abbiamo ribadito che non esiste il pericolo di reiterazione del reato come esigenza cautelare perchè Sarno non lavora più per il Comune e nei prossimi giorni presenteremo al gip una richiesta di scarcerazione o di arresti domiciliari“.

Durante la deposizione come testimone, l’11 aprile scorso, Caltagirone aveva detto di aver ceduto alle pressioni dell’architetto e del direttore generale del comune per cambiare progettista dietro richiesta di un milione di euro e di aver pagato solo una prima rata di circa 300mila euro.



Categorie:Cronaca

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