IL FATTO DEL GIORNO / Il voto europeo apre una falla nella giunta Di Stefano, ma la sinistra deve sapersi organizzare e programma il futuro di Sesto

Palazzo comunale

 Il voto di Sesto apre una falla nel centrodestra, dove la Lega (partito del sindaco) su cui dovevano confluire i voti della lista Di Stefano, si vede scavalcata e umiliata da FdI, che la stacca di ben 10 punti in percentuale, piazzandosi al secondo posto dietro il Pd, primo partito che si attesta intorno al 31%. Ottimo il risultato locale di Alleanza Verdi e Sinistra che rafforza la coalizione di centrosinistra che nella sua articolazione è nettamente maggioritaria in città. 

Precipita la Lega che esce a pezzi. Il sindaco che con la lista civica che porta il suo nome aveva puntato il tutto per tutto sulla candidata Silvia Sardone, capolista del partito di Salvini che pur eletta deve soccombere in termini di preferenze al generale Vannacci e a livello locale si piazza dietro distanziata da Cecilia Strada e da Giorgia Meloni, esce fortemente indebolito.

Il voto locale rafforza il centrosinistra nella sua articolazione sociale dove l’affermazione di AVS riequilibra la coalizione, ma impone al Pd in particolare di ridiventare protagonista trainante della coalizione nel suo ampliamento politico e organizzativo. 

La destra a Sesto con il forte risultato di FdI, pone al centrosinistra forti responsabilità sul futuro immediato. Nel centrodestra locale cambiano gli equilibri, e di tanto. L’assessore Antonio Lamiranda, passerà all’incasso, come rappresentante del partito largamente più forte della coalizione. Oltre al sindaco escono a pezzi le assessore Alessandra Aiosa e Roberta Pizzochera, schierate sulla Lega. Indebolite non hanno più titoli e pretese da rivendicare. Per Di Stefano si prevedono tempi bui. Certamente FdI non gli concederà nulla.

La polarizzazione politica tra Giorgia Meloni e Elly Schlein e il centrosinistra, mette definitivamente una pietra tombale su ipotesi sconclusionate di poli civici, che da sempre e, a Sesto in particolare, si sono dimostrati la barzelletta della politica. Al centrosinistra e al Pd in particolare spetta il compito di avviare un processo costitutivo soprattutto in città di un’alternativa all’attuale maggioranza.

Dovrà scegliere dove collocarsi Italia Viva, cosi come dovrà farlo Azione. Una scelta immediata, chiara e definitiva che non potrà non guardare verso il centrosinistra. Scelta che a Sesto interessa anche i Giovani Sestesi, ricchi di idee e progettualità, finora esitanti e oscillanti nella loro collocazione politica. La loro concezione di municipalismo riformista che li distingue dal civismo da operetta, richiede un salto di qualità. Una scelta chiara e definitiva che guardi agli interessi e al bene della città.  Una scelta che per le loro caratteristiche è collocabile solo nell’area riformista e progressista. (P. D. L.)



Categorie:Attualità, Politica

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