IL FATTO DEL GIORNO / Inizia stasera la demolizione della vecchia stazione ferroviaria: sarà l’incubo notturno per migliaia di cittadini?

Piazza Primo Maggio chiusa per i lavori della stazione (facebook)

 SESTOMilanoSesto, proprietaria delle ex aree Falck, ha mandato una lettera a tutti gli amministratori di stabili della zona, per avvisarli dei lavori di demolizione della vecchia stazione di piazza Primo Maggio che lascia il posto alla nuova struttura a ponte in parte realizzata. Il Comitato residenti via Acciaierie replica con un intervento in cui rimarca disagi e “incubi” a cui gli abitanti dei palazzi attorno dovranno abituarsi per i prossimi mesi. Il tutto mettendo sotto accusa le istituzioni locali che da sempre non hanno mai voluto dialogare con i cittadini per rendere meno traumatico questo momento dei lavori. I selfie e le parole del sindaco Roberto Di Stefano e dell’assessore Antonio Lamiranda, che continuano a esaltare quello che sta avvenendo, senza mai fare riferimento ai disagi richiamati dai cittadini, non servono a mitigare la rabbia dei residenti.

Ecco la lettera inviata agli amministratori dalla proprietà dell’area:

Gentile Amministratore,

Le scrivo in qualità di rappresentate di Milanosesto spa, società proprietaria delle aree e stazione appaltante del progetto di rigenerazione urbana Milanosesto, che interessa le ex aree Falck. Nell’ambito del suddetto progetto, a luglio 2021 sono iniziati i lavori di realizzazione della nuova stazione a scavalco di Sesto San Giovanni, progettata dallo studio Renzo Piano Building Workshop, al termine dei quali il ponte pedonale con copertura fotovoltaica collegherà per la prima volta due parti della città da sempre separate dai binari, migliorando la circolazione e incentivando la pedonalità della zona.

Con la presente, Le comunico che in data 11 giugno p.v. saranno avviate le attività di demolizione degli edifici esistenti della stazione ferroviaria di Sesto San Giovanni. Le attività di demolizione verranno eseguite per fasi, partendo dall’edificio alloggi lato Monza e spostandosi poi verso gli edifici lato Milano, e si concluderanno, presumibilmente, entro il 7 agosto 2024.

Al fine di garantire innanzitutto la sicurezza degli utenti della stazione, del traffico ferroviario nonché delle maestranze coinvolte nelle attività di demolizione, oltre alla continuità di esercizio della stazione stessa, le operazioni di demolizione principali dovranno essere svolte in orario notturno. In particolare, ciò comporterà, specialmente nel periodo serale e notturno, la presenza di rumori prodotti principalmente da mezzi di cantiere (macchine operatrici, demolitori e altri mezzi d’opera).

Tutte le lavorazioni verranno condotte con la massima attenzione da parte dei soggetti responsabili, al fine di limitare il più possibile conseguenti disagi ai residenti delle aree limitrofe la stazione, in termini acustici oltre che di produzione di polveri, scusandoci in anticipo per i disturbi arrecati ai residenti. Certo di una Sua comprensione, resto a disposizione per qualsiasi chiarimento e ringrazio per l’attenzione. (Matteo Ravà, MilanoSesto SpA)

La scala per raggiungere ora i binari dei treni

La lettera è stata commentata dal Comitato Residenti Acciaieria via Mazzini, con molto risentimento verso gli amministratori sestesi che vivono in Comune e che hanno latitato in tutti i momenti in cui i cittadini avrebbero voluto saperne di più. “Per informazione di tutti sulla effettiva tempistica dei lavori di demolizione (con tutti i cronoprogrammi pubblicati in questi anni e gli innumerevoli trionfanti annunci dell’amministrazione cittadina effettivamente mancava un po’ di chiarezza in questo senso): si inizia l’11 giugno con termine previsto il 7 agosto, da evidenziare la collocazione di questa attività in piena estate“, scrivono quelli del Comitato.

E aggiungono: “Per necessaria allerta di tutti i residenti delle zone limitrofe alla stazione: vietato aprire le finestre, soggiornare sui balconi, dedicarsi inutilmente alla pulizia degli spazi all’aperto, men che meno piantare nuovi germogli, dimenticare insomma di possedere qualsiasi altra area al di fuori dei muri perimetrali del proprio edificio. Se proprio siete tentati di aprire una finestra, a vostro rischio e pericolo, munitevi per favore almeno di mascherina.

La notte, ovviamente, dimenticate di poter dormire o riposare. In alternativa potrete dedicarvi allo yoga o a qualsiasi altra attività ricreativa in attesa del nuovo giorno quando i lavori dei mezzi di cantiere cesseranno e voi potrete finalmente uscire dalla vostra casa-prigione per andare, evviva, al lavoro o da qualsiasi altra parte, lontano da qui.
Rumore e caldo saranno i vostri compagni in questa estate sestese, la prima di molte a venire e l’ultima delle precedenti fasi di bonifiche, scavi, costruzione stazione a ponte, demolizioni precedenti di vari edifici nelle aree Falck, ecc…”.
Poi la stoccata all’assessore che più propaganda l’intervento: “Comprensione e tolleranza le qualità suggerite dai proprietari delle aree. Partecipazione entusiastica il mood richiesto dal nostro amministratore rinascimentale, che però vive altrove. Non deludiamoli! Certamente verremo premiati con la foto del Sindaco, dell’Amministratore rigeneratore e della giunta comunale al gran completo in pieno orario notturno a supervisionare i lavori. Consolante sapere che, almeno quella notte, non saremo i soli a non dormire”.

 



Categorie:Attualità

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