Morti sul lavoro: rabbia e dolore di Italia Viva che suggerisce come intervenire per limitare il drammatico fenomeno

 I responsabili di Italia Viva di Milano e Città Metropolitana reagiscono allo stillicidio di morti sul lavoro e infortuni suggerendo interventi ritenuti necessari e non prorogabili per limitare questa piaga sociale. Nel documento Sergio Scalpelli e Filippo Campiotti affermano: “Non è possibile non provare un grande dolore nel constatare che ogni giorno ci sono donne e uomini che muoiono sul lavoro; non è possibile non condividere il dolore dei loro cari che invano li aspettano. Non è possibile non provare una grande rabbia ascoltando fiumi di parole e impegni che non servono a cambiare la situazione della sicurezza dei lavoratori. Tante, troppe vittime sul lavoro ogni anno. Una triste e costante emergenza nel nostro Paese.
In Italia un morto sul lavoro ogni 8 ore e mezzo. Nel 2023 sono morti sul lavoro1.041 lavoratrici e lavoratori;
le patologie di origine professionale denunciate sono state 72.754, + 19,7 % rispetto al 2022. L’ispettorato
dispone di circa 2000 funzionari di carattere amministrativo che si occupano di controlli sul lavoro,
previdenza e altro ma gli operativi nelle ispezioni sui luoghi di lavoro sono solo 200. A questo numero vanno
sommati gli ispettori delle ASL, che sono circa 2000 unità.
Il corpo effettivo che fa vigilanza nei confronti delle imprese è quindi composto da 2200 unità e sono del
tutto insufficienti. Sono già previste nuove assunzioni. Auspichiamo che questo succeda presto e che si
riorganizzi il servizio di controllo in modo efficiente, soprattutto nei territori dove cresce in modo prepotente
l’illegalità imprenditoriale.
Italia Viva sottolinea che per ridurre gli incidenti sul lavoro non si può prescindere dalla prevenzione e dal
rafforzamento dell’attività ispettiva. Qualsiasi campagna efficace per abbassare il numero di incidenti sul
lavoro, non può che basarsi sulla prevenzione attraverso l’incrocio delle banche dati e il rafforzamento
dell’attività ispettiva. Per questo motivo è opportuno interrogarsi sull’efficacia dei controlli sulle norme di
sicurezza e, più in generale, delle norme sul lavoro.
Riteniamo che la strada sia quella dell’aumento delle visite ispettive in un’ottica di miglioramento. Deve
inoltre cambiare l’approccio con le aziende. No a un atteggiamento vessatorio, si a una collaborazione fattiva.
Forte deve essere invece l’intervento dello Stato dove le regole non vengano volutamente rispettate e sul
lavoro irregolare.

Auspichiamo inoltre:
• lo sviluppo di tavoli nazionali tra i vari attori che si occupano di sicurezza;
• l’attuazione di politiche da declinare direttamente nei luoghi di lavoro con una maggiore
partecipazione attiva di tutti i soggetti;
• l’aumento delle risorse per supportare i Rappresentanti dei Lavoratori che si occupano di sicurezza;
• la formazione continua e pianificata nei reparti di lavoro con l’affiancamento dei preposti;
• il coinvolgimento di tutti per organizzare safety day periodici in azienda;
• l’attivazione di tavoli di settore per condividere le buone prassi;
• investimenti in tecnologici legati alla sicurezza.

La partecipazione dei lavoratori alla vita dell’azienda puo’ facilitare l’organizzazione delle attività che
riguardano la sicurezza.

Anche a livello locale, gli amministratori possono intraprendere alcune azioni:
• Stimolare la collaborazione tra le imprese locali per scambiare informazioni e risorse sulla
• sicurezza;
• creare un network per condividere best practice e collaborare su progetti congiunti.
Promuovere la Formazione
Organizzare workshop locali sulla sicurezza sul lavoro con esperti del settore.
Collaborare con le scuole per offrire corsi di formazione ai giovani sin dalle elementari.
Materiali Informativi
Creare e distribuire brochure, poster e altri materiali informativi, diffondere conoscenza e consapevolezza
sul tema sicurezza nei luoghi pubblici.
Pianificazione Emergenze
Collaborare per elaborare piani di emergenza e procedure semplificate anche per piccole imprese.
Collaborare con le autorità locali per una risposta efficace alle emergenze.
Questi sono solo alcuni esempi, il problema è complesso e va affrontato su più piani, ma non va perso altro
tempo, ogni giorno che passa è troppo tardi. Sarà un percorso difficile e lungo ma necessario.

Obiettivo: mai più morti sul lavoro. (Italia Viva Milano Metropolitana)



Categorie:Attualità, Politica

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