Ci sono dei limiti che non si possono superare, soprattutto in campagna elettorale. Sono limiti istituzionali che dovrebbero essere invalicabili, soprattutto da parte dei suoi maggiori rappresentanti.
Utilizzare l’indirizzario anagrafico e inviare una lettera ai cittadini per sostenere una candidata del proprio partito, come ha fatto Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto, va oltre ogni limite e offende le stesse istituzioni che si rappresentano. Non c’è alcuna giustificazione. Solo stigmatizzazione.
Categorie:Varie
Lascia un commento