Sanità, nuovo reparto al CTO di via Bignami per la cura del mordo di Parkinson

Una stampa del CTO

   SESTO SAN GIOVANNIIl CTO, meglio conosciuto come l’ospedale delle ossa e delle fratture, e che fa parte della stessa organizzazione ospedaliera che accorpa anche l’ospedale cittadino di viale Matteotti,  ora ha due nuovi reparti. L’assessore regionale alla Sanità Luciano Bresciani li ha inaugurati ieri al Centro Traumatologico Ortopedico (CTO) di Milano. Nel complesso ospedaliero, dalla fine di giugno 2012, è stato attivato il nuovo reparto di degenza che ospita il Week Hospital, grazie a un trasferimento del precedente dal terzo piano padiglione C al primo piano padiglione F.

Si tratta di una modalità organizzativa per un’area che ospita l’attività ambulatoriale chirurgica a bassa complessità (BOCA) e ambulatoriale non chirurgica, il day surgery, il day hospital e quella parte di degenza neurologica per i pazienti affetti da malattia di Parkinson per la quale la permanenza non supera i 5 giorni. Questa soluzione organizzativa nasce dall’esigenza di ottimizzare le risorse del personale deputato all’assistenza, in modo da sospendere l’attività durante il week-end. L’ubicazione in prossimità all’ingresso nord del blocco operatorio facilita la gestione dei pazienti chirurgici e permette di ottenere un risparmio sui tempi di trasferimento. Attualmente la struttura ospita 16 posti letto con la possibilità di una stanza singola per quei pazienti ambulatoriali a bassa intensità assistenziale e/o chirurgia a basso rischio.

Il CTO fa parte dell’Azienda Ospedaliera Istituti Clinici di Perfezionamento insieme al Buzzi, l’Ospedale dei bambini, al Bassini di Cinisello Balsamo e all’ospedale Città di Sesto San Giovanni. “Il CTO è una struttura efficace, che ha saputo fare rete – ha commentato l’assessore Bresciani – di fatto traducendo in realtà ciò che da anni sostengo sia la strada per il cambiamento radicale della sanità in Lombardia. E’ quindi possibile una sinergica integrazione dei reparti, dei medici, delle tecnologie e del personale qualificato oltre che dello straordinario contributo offerto dalle associazioni di volontariato”.

Puntiamo su specialità e aggregazione – ha sottolineato il Direttore Generale del CTO, Alesssandro Visconti – due fattori che collocano la nostra struttura tra le prime in Italia per la cura di chi è affetto dal morbo di Parkinson. I nostri pazienti, infatti, provengono da diverse regioni per ricevere qui cure altamente specializzate“.



Categorie:Sanità

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