Sesto, rischia di morire davanti l’ospedale Multimedica, ma lo portano al San Raffaele di Segrate

    SESTO SAN GIOVANNILa sanità ha le sue regole, ma a volte sono incomprensibili. Può capitare, com’è successo ieri sera verso mezzanotte, che un automobilista perda il controllo della propria vettura e si ribalta, restando incastrato nell’auto. Questo accade all’altezza dell’ospedale Multimedica, sul viale Fulvio Testi. I soccorsi (ambulanza e pompieri) intervengono per estrarre l’uomo dall’auto,  e anziché portarlo nei reparti dell’ospedale che sta di fronte il ferito è trasportato al San Raffele di Segrate, con circa 20 minuti di percorso. Lì viene ricoverato in prognosi riservata. E’ giusto tutto questo? E se l’automobilista dovesse rischiare la vita chi ne risponderà?

Riteniamo che le regole del 118 debbano essere rispettate ma quando ci si trova di fronte a un ospedale e con un ferito in serie condizioni si dovrebbe intervenire con gli strumenti del nosocomio a portata di mano e non con quello lontano. L’uomo che ha avuto l’incidente, 35enne, è rimasto bloccato dentro le lamiere del fuoristrada ed i pompieri hanno dovuto operare con le cesoie per poterlo liberare. Si era perso già tempo per questa operazione e il ferito andava soccorso subito al Multimedica e non mandarlo fino al San Raffaele!



Categorie:Cronaca

2 replies

  1. I pazienti vengono indirizzati verso gli ospedali più idonei in base alle patologie riscontrate. Probabilmente la multimedica non era adatta in quel momento a garantire i trattamenti più opportuni. Da esterno ai fatti avrei fatto anche io lo stesso ragionamento vostro, ma così non è.

    • Caro Andrea,
      siamo certi del tuo ragionamento ma crediamo che in questo caso sia stata sbagliata la diagnosi. Infatti il ferito è stato trattato all’inizio come codice giallo e poi è diventato codice rosso perché le sue condizioni si sono aggravate durante il viaggio verso il San Raffaele. Questo significa che, fatte salve le garanzie e la buona fede del personale medico che presta il primo soccorso, sarebbe cosa utile indirizzare le ambulanze verso l’ospedale più vicino! Senza, con questo, mettere in discussione l’organizzazione del 118. Ma episodi come questo dimostrano che ci sono le eccezioni. E il buon senso, quando si ha un ospedale a un tiro di fionda. Grazie per l’intervento.
      Dialogo News

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