Serrata delle farmacie per protestare contro i tagli decisi dal governo Monti

   MILANOLe farmacie private hanno abbassato la saracinesca per protestare contro i tagli previsti dalla spending review e i dati alla protesta sono stati molto alti, secondo quando riporta Federfarma: dell’85% a livello nazionale, con punte del 93% nell’area del milanese. In piazza della Scala a Milano è stato organizzato un presidio di protesta dei farmacisti delle province di Milano, Monza e Lodi, per spiegare alla gente le loro motivazioni. Presenti delegazioni di farmacisti di Sesto San Giovanni, Cologno Monzese e Cinisello Balsamo.

Sciopereremo ancora. Questa è la prima di altre iniziative“: lo ha annunciato a Milano, in piazza della Scala, la presidente di Federfarma, Anna Rosa Racca, nella manifestazione organizzata per spiegare i motivi che hanno portato alla serrata delle farmacie. “L’assemblea di Federfarma – spiega – ha deciso che questa è la prima di una serie di manifestazioni che i farmacisti faranno, finché la loro voce non sarà ascoltata. Abbiamo un calendario di iniziative, che poco alla volta renderemo pubbliche



Categorie:Cronaca

4 replies

  1. Perché non scrivete le motivazioni della protesta? Devo necessariamente andare in piazza per scoprirlo? Allora a cosa servono i giornali?
    Si parla di protesta ai tagli operati dal governo Monti. Quali tagli? Devo per forza leggermi la Gazzetta Ufficiale?

    • Ha ragione di chiedere chiarimenti su un argomento di cui si pensava ci fosse già abbastanza informazione. I tagli riguardano alcuni farmaci che determinerebbero dei tagli di personale (si calcola un dipendente per ogni farmacia) fino a licenziare 20mila addetti. Tagli che andrebbero ad aggravare il servizio verso i cittadini-pazienti. Cordialmente Dialogo News

      • Non leggo tutte le notizie tutti i giorni, e quella (dei tagli alle farmacie) mi era sfuggita. Come posso fare per recuperarla?
        Non capisco quali tagli di farmaci possano comportare il taglio di un dipendente per ogni farmacia.

      • Ecco un passo del testo, sulla base di quanto contestato dalle farmacie, che cambierebbe il contenuto della spending review: “L’emendamento presentato dai relatori (Gilberto Pichetto Fratin del Pdl e Paolo Giaretta del Pd) elimina la norma del dl spending review che incrementava da 1,82 a 3,65 punti percentuali l’ulteriore quota che il Servizio sanitario nazionale trattiene a titolo di sconto, a valere sulla percentuale di spettanza del farmacista. Salta anche l’aumento da 1,83 a 6,5 punti della misura percentuale delle somme che le aziende farmaceutiche devono corrispondere alle regioni, in rapporto al prezzo di vendita al pubblico dei medicinali erogati in regime di Servizio sanitario nazionale”.

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