Sesto, al Carroponte tre attori del teatro della cooperativa dichiarano “Sciopero” alle 21.30

    SESTO SAN GIOVANNINon poteva succedere che al Teatro della Cooperativa: due attori salgono sul palco e dichiarano: Showpero. Ma come si fa? Il pubblico ha già pagato il biglietto. Un cartello con la scritta Showpero con la “w” induce a pensare che sarà una protesta molto particolare. E poi da due vecchie volpi come Flavio e Pasqualino. ci si aspetta sempre qualche sorpresa. Entrambi sono abituati al rapporto diretto con pubblico di tutti i tipi di teatro; sale grandi, centri sociali, circoli arci, ritrovi, rifugi alpini, qualche maso. A volte per un cachet equo, altre per un piatto di polenta al sugo di cinghiale.

I nostri due prodi sono abituati da sempre al brusio di sottofondo, a ragazzi che limonano in prima fila, all’ubriacone di turno che ha sempre qualcosa da ridire. Anni e anni di teatro/cabaret nella concezione più alta, consumati dove di più è la polvere che negli anfratti nascosti del palco si annida, se non rispondi a tono sei finito, carpire il silenzio assoluto è un miracolo. Avrebbero voluto optare per una spazio più consono al gesto eclatante, tipo una gru o una torre, ma erano già occupate, entrambi soffrono di vertigini e poi – diciamocelo – non se li sarebbero filati nessuno. Qualcuno potrebbe sospettare che in questo caso la protesta serva per ottenere una risonanza mediatica; non è un sospetto, è una certezza, l’architrave su cui si regge una performance, in cui sarà lo spettatore a suggerire i temi da affrontare. Biglietto d’ingresso 10 euro.



Categorie:Cultura

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