Sesto, la società Sinteco precisa i termini di un possibile accordo per avere accanto alla ditta la moschea temporanea in via Trento

Un impianto della Sinteco

Un impianto della Sinteco

  SESTO SAN GIOVANNI 


Non è un sì incondizionato, ma una disponibilità a fare costruire la moschea temporanea a fronte di impegni precisi dell’Amministrazione comunale. La società Sinteco di via Trento tiene a precisare alcuni aspetti, dopo l’incontro con il prefetto e il via libera del sindaco alla moschea temporanea. In un comunicato della società si legge:

Sinteco precisa di aver richiesto al Sindaco un progetto dettagliato del temporaneo insediamento del Centro Culturale Islamico con l’indicazione del numero di persone previste, dei conseguenti parcheggi, della garanzia di aderenza alle norme vigenti in materia di sicurezza e della quantificazione della temporaneità più volte dichiarata.

Si aggiunge che sono stati richiesti, inoltre, precisi impegni a non turbare ulteriormente la già insostenibile situazione di disagio esistente, invitando l’Amministrazione a porre rimedio concretamente anche all’inaccettabile situazione della ‘palazzina rosa.

Questo edificio color rosa, che sorge accanto all’azienda, presenta da anni una situazione problematica: a quanto riferito dalla Sinteco, nell’area ci sarebbe la continua presenza di veicoli rotti o in riparazione (una sorta di autofficina non autorizzata), che spesso ostruiscono il passaggio dei mezzi all’azienda; un viavai riconducibile ad attività poco chiare; degrado, sporcizia e presenza di topi; allacciamenti abusivi dagli appartamenti alle centraline elettriche. 

A questo proposito, l’azienda ha da due settimane spostato la sua centralina per evitare che qualcuno, come più volte successo in passato, si collegasse alla sua rete. I lavori sono costati 120mila euro. A questo quadro si aggiungerebbe una convivenza difficile con parte dei residenti, fatta anche di insulti e minacce.

Solo dopo la presentazione da parte del Comune di un progetto tecnico dettagliato e concreto, Sinteco si riserva di riesaminare la questione e di rivalutare le proprie riflessioni sul futuro sviluppo dell’attività in Sesto San Giovanni”.

 



Categorie:Cronaca

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