Sesto, le attività di Caltagirone vanno a gonfie vele ma alcuni esponenti della politica gli chiedono di rispettare i tempi sulle opere di urbanizzazione

Edoardo Caltagirone, protagonista sulle aree Vulcano

Edoardo Caltagirone, protagonista sulle ex aree Vulcano

  SESTO SAN GIOVANNI 


 

Edoardo Caltagirone sta attraversando un periodo florido con le sue attività immobiliari, comprese quelle in atto a Sesto San Giovanni. E proprio per questo che alcuni esponenti  della politica cittadina gli hanno sollecitato gli interventi di urbanizzazione delle aree dove ha costruito e sta ancora realizzando edifici e palazzi, anche per cancellare il fenomeno della presenza di rom che sono diventati un problema per molti cittadini della zona.

In particolare è stato richiamato dall’ex capogruppo Rivolta, in polemica con Gianpaolo Caponi, accusato di avere una certa “simpatia” con Caltagirone visto che in passato l’avvocato di Sesto nel Cuore spesso è comparso sui giornali dell’imprenditore romano. La richiesta di realizzare le opere di urbanizzazione quindi appare più che legittima, visto che gli affari per Caltagirone vanno bene.

Infatti proprio in un articolo odierno, pubblicato da “Italia Oggi”, si legge:

Edoardo Caltagirone va a gonfie vele. Il terzo bilancio consolidato conferma la solidità di Edoardo Caltagirone, fratello minore del più noto Francesco Gaetano. La sua capogruppo Fonte, infatti, raggruppa oltre una trentina di società che operano nella costruzione e vendita di immobili che presentano a fine 2013 un valore complessivo di oltre 1 miliardo di euro (550,3 milioni di terreni e fabbricati e lavori in corso per 529,5 milioni) e hanno garantito ricavi per 56,3 milioni, in lieve calo dai 62,1 milioni del’esercizio precedente segnando così un risultato finale negativo per 4,1 milioni che tuttavia nell’esercizio civilistico hanno invece comparire un utile di oltre 4,4 milioni (interamente accantonato) quasi raddoppiato dai 2,7 milioni di profitto del 2012.

La solidità del gruppo Fonte, che lo scorso anno ha pagato oltre 8,4 milioni di Imu, è comunque testimoniata da un patrimonio netto di 315,2 milioni, a formare il quale contribuisco riserve per circa 314 milioni. Oltre a 368,7 milioni di debiti verso soci, la holding di Caltagirone è indebitata verso banche per complessivi 488,8 milioni, la stragrande maggioranza dei quali però a lungo termine. «L’equilibrio finanziario», si legge perciò nella relazione sulla gestione, «risulta assicurato dal carattere autoliquidante della maggior parte dei finanziamenti contratti e, quindi, da un servizio del debito complessivo garantito dalle iniziative immobiliari intraprese».

Scomponendo i ricavi, quelli rivenienti dall’attività di locazione rimangono stabili e in linea con la media dell’ultimo triennio. Fra le più importanti realizzazione di Caltagirone figurano il quartiere Caltacity e le Residenze I giardini delle rose a Milano Sesto San Giovanni, il centro commerciale sito nel Parco Leonardo a Roma, le iniziative in zone Ponte di Nona e Via Cassia e l’avanzato progetto di sviluppo urbanistico del comune di Monterosi che prevede, oltre a ville e appartamenti, la costruzione di due campi di golf.



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