Si chiude la campagna elettorale e sabato 9, dalle 15.00 alle 23.00 e domenica dalle 7.00 alle 23.00, si vota per il nuovo parlamento europeo. È stata una campagna elettorale modestissima, senza pathos. In Italia si è parlato poco o nulla di Europa.
I nostri politici hanno preferito le ciarle da comari e le beghe da cortile. Poche le eccezioni che putroppo diventano eccellenze, quando dovrebbero rientrare nella normalità. I partiti hanno tentato il tutto per tutto per accaparrarsi più voti dei loro stessi alleati e all’interno degli stessi partiti c’è stata una lotta estrema per la preferenza.
Tutti vogliono andare a Bruxelkes e Strasburgo. A fare cosa non si sa. Non lo abbiamo capito. Fare appelli al voto, anzi alla partecipazione al voto è patetico e stucchevole. Evitate. Il rischio di ottenere l’effetto contrario è elevatissimo.
Noi andremo alle urne, ma non ci sentiamo di biasimare chi sceglie l’astensionismo. È un’espressione democratica, frutto dell’insipienza e dell’incapacità dell’attuale politica.
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Ma voi che criticate quasi tutti cosa proponete? Cosa vorreste? Avete dei candidati che vi rappresentino? Altrimenti perché non vi siete candidati? La critica è sempre legittima ma ogni tanto qualche proposta sarebbe utile.