Sesto, la giunta fa marcia indietro sull’impianto di potabilizzazione nel giardino della scuola XXV Aprile

L’area tracciata nel giardino pubblico dove potrebbero sorgere l’impianto contestato dalla scuola. (Facebook)

 SESTO SAN GIOVANNILa giunta Di Stefano ci ricasca: dopo avere preso la decisione di installare nel giardino della scuola XXV Aprile l’impianto di potabilizzazione dell’acqua, di fronte alla levata di scudi del Comitato genitori e alla raccolta di firme contro l’intervento (800 in due giorni), c’è stato il dietrofront: ora l’impianto si farà ma nel giardino esterno, vicino alla scuola.

In fretta e furia ieri si sono recati sul posto i tecnici del comune e del Cap che deve realizzare l’impianto e alla fine il sindaco ha “bruciato” tutti con il solito post che cambia la decisione, sconfessando l’assessore Roberta Pizzochera che aveva fatto delle dichiarazioni sul come la trattativa era stata portata avanti. Il problema nasce dal fatto che l’attuale impianto con 4 filtri che si trova nel giardino della scuola Primavera di via Rovani non è più sufficiente.

Era stata presa come ipotesi il giardino della XXV Aprile per un impianto con 6 filtri adeguato a garantire la gestione della rete idrica. L’assessore Pizzochera ha precisato che “è tradizione che questi impianti siano realizzati all’interno delle scuole con decisione dei tecnici, ma di fronte al problema creato da Covid 19 e la necessità di avere spazi nelle scuole si adotterà un’altra soluzione…”. Poi aggiunge: “Non è vero che la decisione sia stata calata dall’alto, perchè c’era un dialogo con il dirigente unico nostro interlocutore e sapeva che il Cap avrebbe compensato questo lavoro con la sistemazione di tutto il giardino della scuola. Non c’è stata nessuna risposta contraria e i tecnici hanno continuato a portare avanti questa ipotesi”. 

Così la giunta ha deliberato per fare eseguire i lavori, ma ora di fronte alla reazione del Comitato genitori il passo indietro, così come il sindaco Di Stefano ha precisato con il post sul profilo personale: “Un nuovo impianto di potabilizzazione dell’acqua sorgerà nel parco pubblico “XXV Aprile” e non all’interno del giardino della scuola primaria “XXV Aprile” come inizialmente previsto dal progetto di Cap. Con grande attenzione e sensibilità verso la scuola e i bambini che la frequentano, mi sono attivato per offrire una soluzione immediata, organizzando sopralluoghi con i tecnici di Cap e del Comune e convocando una riunione con il dirigente scolastico della scuola, il Consiglio d’istituto e il Comitato genitori”.

Soprattutto in un periodo così particolare, sono convinto che gli spazi delle scuole debbano essere sfruttati in tutta la loro ampiezza, in modo da garantire il distanziamento sociale e concedere ai bambini importanti ore di svago all’aria aperta. Ci siamo confrontati con numerosi genitori perché il dialogo, sano e costruttivo, è sempre fondamentale ed è la strada che abbiamo intrapreso anche questa volta. Solo ascoltando e recependo le osservazioni di tutte le parti coinvolte si possono trovare insieme delle soluzioni condivise“.
Così come previsto per legge, il nuovo impianto servirà per rimuovere il cromo e di conseguenza consentire a tutto il quartiere di ricevere acqua potabile sempre più pulita.
Rispetto all’impianto esistente, proprio per disporre di un’acqua con caratteristiche migliori, il nuovo impianto sarà potenziato con due filtri in più, quindi sei in totale anziché quattro. Il recupero delle risorse idriche sul territorio diventa fondamentale anche per il futuro, per esempio in previsione della trasformazione urbanistica che interesserà le ex aree Falck con nuovi ospedali, abitazioni, negozi. Infine, dato che purtroppo ho sentito girare alcune voci false, voglio tranquillizzare tutti: l’impianto di potabilizzazione non produce nessuna emissione nociva, anzi – come già spiegato – serve per migliorare la qualità dell’acqua eliminando il cromo“.
La stessa cosa era successa con gli asili quando si era paventato di chiudere alcune sedi e i genitori avevano protestato sotto il Comune, portando il sindaco a cambiare decisione in pochi minuti. Anche in questo caso il Comitato genitori, dopo l’intervento del sindaco, ha commentato: “Il giardino è salvo”.


Categorie:Attualità

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