SESTO SAN GIOVANNI – E’ l’argomento del momento, dopo le dichioarazioni “ostili” del sindaco di Milano Beppe Sala. Lo stadio di Milan e Inter rischia di lasciare la Metropoli per essere realizzato alrove. Tra le ipotesi più accreditate c’é Sesto. A questo proposito il sindaco Roberto Di Stefano ha fatto questa dichiarazione a Libero, offrendo totale ospitalità.
“Le porte non sono aperte, sono spalancate. Spostare lo stadio a Sesto è l’unica soluzione possibile sia per i club coinvolti che per uno solo, al limite. Abbiamo un’area dismessa che è la più grande d’Europa, parliamo di uno spazio di un milione e 500mila metri quadrati. È già bonificata e con minime varianti al progetto potremmo partire in tempi rapidi. Tra l’altro è un’area privata, quindi non ci sono i vincoli che potrebbero esserci a Milano. Anche nell’ottica della città metropolitana che sarebbe il caso di ricordare che Milano non finisce con il solo territorio cittadino. Sesto è collegato da tre fermate della metropolitana, dalla tangenziale, dai mezzi, dalla ferrovia. In dieci minuti sei in Duomo. La rete dei servizi c’è̀, è capillare. Sarebbe un’ottima idea, noi siamo pronti“.
Con buona pace dei sestesi nel coro dei favorevoli si è inserito anche l’assessore Antonio Lamiranda, che ha scritto: “E’ ormai evidente che il Sindaco di Milano non riesce più a governare la partita ’stadio’. Si sta giocando tutto con i tempi supplementari che ha chiesto, ma è un attimo finire in fuorigioco. Certo non sta dando prova di capacità e determinazione. Gli investimenti in urbanistica hanno bisogno di tempi certi. Noi a Sesto San Giovanni siamo pronti. Ho fatto una specifica riunione con gli uffici ed in 18/24 mesi siamo in grado di rilasciare il permesso di costruire per il nuovo stadio”.
E’ lo stesso assessore che in passato, basandosi su documenti ufficiali, aveva dichiarato chiusa la partita dello stadio in maniera definitiva. Ma si sa che le dichiarazioni dei politici diventano come le promesse dei mariani e Lamiranda interpreta molto bene questo profilo.
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